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BRUNO SACCO (Udine 1933 -, Sindelfingen 2024)

Un grande designer italiano che ha portato ai vertici il prestigio della Casa di Stoccarda, modelli iconici come 190, smart, Classe E W124, Classe G.

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Le impressioni giovanili lasciano un segno indelebile e possono anche decidere un destino. 
È il caso del percorso personale di uno dei più grandi designer di automobili  del nostro tempo: BRUNO SACCO.
Si dice che, giovanissimo, sia rimasto affascinato dalla Studebaker Commander 1950, una delle automobili più importanti del primo periodo postbellico.
Allora le vetture Studebaker (Stati Uniti d’America) erano un punto di riferimento per lo stile delle carrozzerie e per l’ingegneria.
Bruno Sacco decise di studiare l’ingegneria meccanica presso il Politecnico di Torino, applicandosi poi nella prestigiosa Carrozzeria torinese Ghia e inserendosi nel mondo del design automobilistico.
Nel 1958 Sacco iniziò la sua collaborazione - lunga 40 anni- con il Centro Stile della Daimler-Benz, divenuta poi Mercedes-Benz.

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Il designer italiano creò per la Casa di Stoccarda vetture di serie, concept car e prototipi sperimentali, che ne segnarono il periodo d’oro.  
Nel 1979, dalla matita di Bruno Sacco prende vita la Mercedes Benz Classe G, considerato un mito intramontabile, capace di attraversare tutte le epoche mantenendo intatto il proprio stile.
Uno dei modelli piu significativi è stata la Mercedes-Benz 190, realizzato nel 1982, una vettura di classe media con le qualità tecnologiche avanzate e l’eleganza di una vettura di alta gamma. 
Questa automobile fu prodotta in quattro versioni, che la introdussero nei Campionati Turismo; gareggiò con ottimi risultati nei circuiti di Nurburgring (Germania) e di Donington Park (Inghilterra).
Al Salone di Torino del 1996, la Casa di Stoccarda presentò la Mercedes-Benz R 170 SLK, cioè “una sportiva leggera a passo corto” di fascia medio/alta, dalle proporzioni perfette, realizzata dall’équipe di Bruno Sacco.