Tutto poteva essere visitato, venduto o noleggiato da privato a privato, senza che alcuna commissione venisse riconosciuta all’organizzazione dell’evento. È questo lo spirito con il quale è andata in archivio la seconda edizione del Classic Boat Show, manifestazione ad accesso libero tenutasi dal 17 al 19 maggio 2024 presso il porto turistico internazionale Marina Genova in contemporanea alla sedicesima edizione della mostra-mercato del giardino mediterraneo Yacht & Garden.
Anche quest’anno Daniela Cavallaro, ideatrice e curatrice di entrambi gli eventi, si è detta soddisfatta della riuscita di una manifestazione destinata a svilupparsi ancora di più in futuro. “La seconda edizione del Classic Boat Show”, ha ricordato Cavallaro, “ha confermato il proposito di proseguire lungo questa direzione. Ringraziamo tutti gli armatori, gli espositori, i relatori e i rappresentanti di questo settore che non hanno voluto farci mancare il loro prezioso supporto”. Giuseppe Pappalardo, amministratore delegato di Marina Genova, ha inoltre evidenziato: “Vorrei estendere i ringraziamenti anche a tutto lo staff del marina la cui instancabile dedizione ha consentito il pieno successo dell’iniziativa “.
110-70-60-50-30. Sono i cinque compleanni delle imbarcazioni presenti alla seconda edizione del Classic Boat Show. La più anziana era il ketch aurico di 18 metri Tirrenia II, varato nel 1914 dal cantiere inglese H.R. Stevens di Southampton, nel sud dell’Inghilterra, su progetto di Frederick Sheperd. Nel 2016 la barca è stata rilevata dagli armatori Alessandra Della Betta e Luigi Spaggiari e sottoposta a un restauro realizzato dal Cantiere Navale Francesco Del Carlo di Viareggio durato tre anni. A lei è stato dedicato il party celebrativo di venerdì. Sono 70 gli anni dal varo di Brick II, lungo oltre 16 metri, sloop bermudiano varato nel 1954 che ha sempre navigato in alto Tirreno e fatto base a Genova. La goletta aurica Amore Mio, 60 anni dal varo avvenuto presso il cantiere Franchini di Riccione, è tornata al Classic Boat Show con il suo proprietario, Lino Tirelli, che festeggiava anche un quarto di secolo di proprietà della barca. Mezzo secolo dal varo per Chaplin, il cutter bermudiano costruito nel 1974 dal cantiere Sangermani di Lavagna su progetto del triestino Carlo Sciarrelli, donato nel 2008 alla Marina Militare dalla famiglia genovese Novi. Infine Pandora, goletta a gabbiole in legno del 1994. Giunta in Italia nel 1995 ha subito un sequestro, un affondamento, la vendita all’asta e il successivo recupero. Ha vinto numerose regate internazionali dei velieri ed è stata impiegata per le riprese di “I Leoni di Sicilia – La saga dei Florio”, ‘Elisa di Rivombrosa’, ‘Hornblower’, ‘N io e Napoleone’ di Paolo Virzì. Dal 2012 fa parte della flotta di Vela Tradizionale A.S.D., che la impiega per crociere di istruzione marinaresca. Tra le altre barche presenti Magim, Half Moon, Festina Lente, Ma Dai, Quarta Santa Maria, Paulena, Lady Mary, Seven Seas e i motoryacht Over the Rainbow del 1930 oltre a Red e Silver Lass, entrambi realizzati dal cantiere scozzese Silver rispettivamente nel 1947 e nel 1961. In esposizione a terra il FAP 23 dell’omonimo cantiere veneziano della famiglia Pesce, lungo 7 metri, che ha scelto di proseguire la tradizione della costruzione navale in legno grazie anche alla collaborazione con Gianni Dalla Pietà.