Cento anni fa nasceva Giovanni Michelotti, un genio italiano di fama internazionale. Fece le prime esperienze nella sua città, Torino, che giustamente venne chiamata la "città dell'automobile", per il fervore creativo che animava ogni officina motoristica o stabilimento o industria del settore. Egli si formò giovanissimo negli Stabilimenti di Giovanni Farina, dove si cominciava dalla "gavetta" e si imparava a conoscere tutto dell'automobile e il disegno tecnico dai maestri più anziani. Infatti, nel dopoguerra Michelotti aveva sostituito Pietro Frua, uno dei più noti designer automobilistici del Novecento.
Lasciata l'azienda Farina, egli divenne in assoluto il primo disegnatore professionale italiano di carrozzerie, sempre in Torino, con varie sedi nel corso della sua non lunga vita. Instancabile lavoratore, come rivela l'interminabile elenco delle autovetture da lui disegnate, secondo il Registro storico della sua produzione, Michelotti realizzava anche modelli in scala, tridimensionali, allo scopo di mostrare al meglio al cliente le caratteristiche estetiche e funzionali del suo progetto. Oltre agli incarichi che gli provenivano dalle carrozzerie torinesi, dalla Fiat, dalla Lancia e dalla Ferrari, Michelotti sviluppava idee anche per le grandi industrie estere, BMW, Triumph, Austin, Ford, dalle quali era molto apprezzato.
Assai conosciuto in Inghilterra, era considerato una "penna magica", mentre in Italia ebbe minor notorietà; un motivo in più per ricordare questo straordinario progettista. Fra gli innumerevoli modelli da lui disegnati, ricordiamo l'Alpine A 108 cabriolet, la Triumph Spitfire, la BMW 1500, la Lancia Appia Vignale convertibile, la Ferrari 350 GT coupé, alcune concept car e anche modelli da competizione.